Vivi al meglio con le potenti domande del coaching

Una delle risorse più preziose del coaching sono le domande. E dalla qualità delle domande che ti poni dipende la qualità della tua vita. E la buona notizia è che puoi imparare a farlo!

“L’essere umano è simile ad una ghianda che al suo interno racchiude tutte le potenzialità per trasformarsi ed evolvere in uno stupendo albero da quercia.”

Questa metafora ti fa capire come il coaching ha “solo” domande: le risposte sono dentro di te!

In effetti, il coaching ti stimola a tirare fuori le tue risorse attraverso le domande che ti fanno considerare nuovi punti di vista e ti conducono a operare scelte consapevoli, per vivere e agire al meglio per te in ogni momento.

Le domande che ti fai o che ti vengono poste hanno un grandissimo potere, quello di poter avviare un processo di crescita interiore che ti porta ad accrescere la tua consapevolezza e responsabilità.

Chissà quante domande si sarà posto Einstein prima di definire la teoria della relatività. Tutti i progressi fatti fino ad oggi dal genere umano sono le risposte alle nuove domande che l’uomo man mano si è posto.

Le domande giuste mettono in discussione i tuoi modi di pensare, i tuoi limiti, le tue convinzioni limitanti e il tuo sistema di credenze.

Quindi, la qualità delle domande è fondamentale.

Le domande di qualità sono quelle che consentono di arricchire il tuo punto di vista e iniziare a strutturare il percorso da attuare e le scelte necessarie per migliorarti.

Questo l’abbiamo sperimentato su noi stessi durante il nostro percorso di crescita personale e lo riscontriamo quando lavoriamo con le persone e le organizzazioni e magari vediamo gli occhi degli interlocutori illuminarsi per la nuova opzione possibile, per la ritrovata voglia di mettersi in gioco, o quando sentiamo dirci: “Sai, in questi termini non ci avevo pensato!”.

Le domande sono il mezzo più importante che abbiamo a disposizione nella comunicazione con noi stessi e con gli altri perché guidano la conversazione, direzionano il focus e l’attenzione.

È molto diverso dire cosa deve fare a un collaboratore che viene a chiederti aiuto o chiedergli, prima di offrirgli la tua soluzione:

Bene, cosa hai fatto finora?

Tu cosa faresti in questa situazione?

Cosa hai provato a fare?

Cos’altro farai?

In questo modo potrà imparare dai suoi errori, dalle sue esperienze e se non riuscirà potrà tornare da te.

Tu che fai? Fai come fanno la maggior parte delle persone che si pongono domande poco utili?

Hai presente quelle domande tipo:

Perché capitano sempre a me?

Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?

Perché mi va tutto male?

Queste domande hanno presupposti negativi o poco utili a risolvere le situazioni che vivi. Quindi, se lo fai, avrai a tua volta risposte poco utili.

Sarebbe bello se andasse bene qualsiasi tipo di domanda, ma non è così.

E potrai scoprire le potenti domande del coaching durante il CORSO GRAUTITO di 3 ore COACHING PER PROFESSIONISTI!

Quali sono allora?

Sono le domande aperte, quelle che richiedono risposte descrittive e promuovono la consapevolezza.

Mentre al contrario le domande chiuse sono troppo assolute e presuppongono come risposta un “si o no”. Queste non consentono l’esplorazione di ulteriori dettagli poiché spingono a usare poco il nostro cervello, che ha invece enormi potenzialità.

Le domande aperte sono quindi molto più efficaci per generare consapevolezza e responsabilità nel processo di coaching.

Queste domande cominciano con parole che mirano a quantificare o raccogliere fatti, parole come “cosa, quando, chi, quanto, quanti”.

Pongono la tua attenzione sui dettagli e ti fanno andare più in profondità nelle questioni, consentendoti di mantenere su di esse un’attenzione e un interesse prolungati. È come se dopo una fase iniziale di ampio respiro, ti concentrassi progressivamente sui dettagli fino a dotarti di una lente di ingrandimento che è in grado di portare alla tua mente quei fattori che spesso sono trascurati ma potrebbero essere importanti.

Domande di qualità portano a risposte di qualità e quindi a una vita di qualità.

Il tuo stato d’animo è il risultato di un dialogo con te stesso, il tuo dialogo interiore, in cui  tutto quello che pensi o valuti è una continua domanda: «Questa è la cosa giusta? Sì o no?».

Dialoghi in continuazione con te stesso: se le domande sono buone, otterrai buone risposte.

Perciò se hai un problema o una situazione di stallo non concentrarti su questo ma chiediti:

Quali sono le azioni da compiere per risolvere questa situazione?

Cosa ho imparato da questa esperienza?

Cosa mi ha dato?

In che modo posso migliorare il mio futuro grazie a questa esperienza?

Per imparare a porti le più efficaci domande del coaching e smettere di formulare domande che ti sono poco utili per la tua crescita personale e professionale, partecipa al COACHING ESSENZIALE.

Vieni in aula e allenati al successo con noi!

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